Ma fa bene solo a piccole dosi e in certi momenti
Non c'è vita senza stress

di Franco Materazzi, Claudio Rosati

Per stress si intende la risposta adattativa dell'organismo verso agenti "esterni", quali traumi, infezioni, attività fisica, variazioni termiche, o verso processi intrapsichici, quali paura, ira, distacco affettivo. I sistemi coinvolti nella risposta sono principalmente: l'apparato neurovegetativo (simpatico e vago), quello endocrino-metabolico e quello immunitario. Nello stress si assiste ad una stimolazione o ad una inibizione di molti o solo di alcuni di essi; vengono il più delle volte attivati: 1) il sistema adrenergico con la liberazione di adrenalina e di noradrenalina o, meno frequentemente, quello vagale; 2) l'asse ipofisi surrene con la liberazione di idrocortisone e la produzione ipofisaria di GH e di prolattina; sono invece inibiti la produzione di insulina, la funzione gonadica, il sistema immunitario. La finalità di tali risposte quella di far fronte alla nuova situazione che ha turbato la omeostasi dell'organismo, mettendo a sua disposizione materiale energetico quale carboidrati e grassi (cortisolo e GH), riducendo le funzioni non essenziali, come quella gonadica e potenziando l'attività della pompa cardiaca e la tenuta del circolo con l'aumento dell'adrenalina e noradrenalina. Nel complesso la risposta allo stress è benefica e viene attuata in misura maggiore o minore nella vita di tutti i giorni ("non c'è vita senza stress"). Quando, allora, lo stress produce malattia? Ciò avviene: a) quando la risposta è troppo intensa per cui organi bersaglio, come ad esempio il cuore e i vasi, sono colpiti da una eccessiva stimolazione adrenergica; b) quando è troppo prolungata, per cui prevalgono gli effetti inibitori, ad esempio sulla funzione immunitaria, con maggiore facilità a contrarre infezioni, sulla produzione di insulina con sviluppo di diabete, sulla funzione sessuale, sull'accrescimento. La risposta a stress psichici è meno ben definita, in quanto sono mal quantizzabili l'entit e la qualità dell'effetto stressante (perdita affettiva, contrasti o difficoltà nel campo sociale o familiare): il singolo individuo può rispondere infatti in maniera diversa a seconda della sua personalità, dei suoi caratteri genetici, dei meccanismi di rimozione da lui messi in atto. Nel corso dell'età evolutiva possono verificarsi disturbi importanti della crescita, per inibizione del somatotropo, a seguito di deprivazione affettiva, disordini del ciclo ovarico, ulcere gastriche da stress (attivazione vagale), morte improvvisa durante attività fisica per eccessiva stimolazione adrenergica in soggetti portatori di una cardiopatia. Il più delle volte, in questi casi, la morte è dovuta ad una aritmia gravissima. Nell'ambito della medicina generale una situazione stressogena dovrebbe essere presa in seria considerazione, sia per gli effetti aggravanti su una malattia già in atto, sia per la interpretazione ezio-patogenetica di alcune condizioni croniche di chiara origine psicosomatica. Franco Materazzi Claudio Rosati ??
Il rallentamento o la deficienza della crescita correlata a stress psicologico, cui si accenna nell'articolo riportato in questa pagina, viene trattata in un articolo scientifico pubblicato sul Lancet del 10 agosto 1996. Le prime ricerche cliniche, nelle quali si mette in evidenza un deficit di crescita staturale correlato con ambiante familiare stressante sotto l'aspetto psico sociale e con alterazioni endocrinologiche fra cui ipotiroidismo, risalgono agli anni sessanta (Powell et al., in N Engl J Med, vol 267, pp. 1271-78; 1279-83). Questo deficit è stato definito nanismo o bassa statura psicosociale; il deficit staturale e le anomalie endocrinologce correlate scompaiono quando il soggetto viene allontanato dalla situazione stressante. Skuse et al., nel'articolo recente su Lancet, riferiscono di un gruppo di bambini con bassa statura associata ad iperfagia e ad alterazioni del GH correlata a stress psicosociale, la cui prognosi dipende solo dall'allontanamento dall'ambiente stressante.

articolo di Franco Materazzi, Claudio Rosati
(maggio-agosto 1997)


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